Il monitoraggio dell’igiene avviene attraverso la rilevazione di ATP, la principale molecola coinvolta nel metabolismo degli esseri viventi.
Ti fidi dei comuni standard d’igiene?
Vi siete mai chiesti se avete davvero pulito e disinfettato in modo efficace?
I servizi di pulizie ai quali ci affidiamo eliminano per davvero lo sporco e i microrganismi?
Uno dei metodi per comprovare la pulizia delle superfici è la misurazione della carica batterica.
Cos’è la carica batterica?
La misurazione della carica batterica avviene attraverso la rilevazione di ATP, la principale molecola coinvolta nel metabolismo degli esseri viventi. La misura dell’ATP è utilizzata come indicatore del contenuto di cellule vitali presenti in un determinato campione.
Cos’è l’ATP?
L’ATP (adenosine triphosphate) o adenosinatrifosfato è un’importante molecola che la funzione di trasportare energia presente nelle cellule degli esseri viventi (come i batteri). La rilevazione di ATP indica la presenza di residui microbiologici come batteri che non riusciamo a vedere a occhio nudo.
Come si esegue?
Il controllo della carica batterica si può eseguire nei punti di contatto (tastiere, mouse, tavoli, macchinette caffè) degli uffici mediante l’utilizzo di uno strumento certificato chiamato bioluminometro.
Perché si fa?
La misurazione della carica batterica è utilizzata come metodo di validazione della sanificazione. E’ importante per capire quanto sono efficaci i servizi di pulizie, disinfezione o sanificazione.
Come interpretare i risultati?
Il risultato del monitoraggio microbiologico delle superfici si esprime in Unità Formanti Colonie (UFC)/Unità di superficie.